DANIELE
PORTALEONE
hidden
è nato il 25 dicembre 1940 a Torino
Dopo aver acquisito la maturità classica, si è laureato in Architettura presso il Politecnico di Torino.
Dal 1956 al 1961 ha frequentato la “Scuola Via Cavour” del pittore torinese Riccardo Chicco.
Dal 1961 al 1963 ha frequentato lo studio dello scultore Roberto Terracini.
Dal 1965 ha svolto l’attività professionale di architetto nel campo dell’arredamento, dell’architettura civile, per l’istruzione e per lo spettacolo, partecipando a numerosi concorsi per edifici pubblici, scolastici, per la cultura e per lo spettacolo.
Contemporaneamente si è dedicato all’insegnamento del disegno e della storia dell’arte nella scuola media inferiore e superiore.
Ha ampliato la sua attività artistica con lo studio e la pratica dell’incisione all’acquaforte presso l’Associazione “Senso del Segno”.
Dal 1988 si dedica soprattutto all’attività artistica, dipingendo en plen air paesaggi luminosi e ricchi di colore.
Ha partecipato a mostre collettive e personali nelle Gallerie d’arte torinesi e nazionali, riscuotendo successo di pubblico e di critica.
Sue opere si trovano in importanti collezioni in Italia e all’estero.
Roberto Terracini
«Nei dipinti oltre che nei disegni egli dimostra un tratto sciolto e sicuro, senza pentimenti, senza valersi dei troppo facili effetti chiaroscurali. Egli si rivela fervidamente giovanile, dalla pennellata impetuosa, con un'irruenza tutta impressionistica [...]»
Gian Giorgio Massara
«[...] l'opera di Portaleone più coraggiosa [...] è costituita dalle tele cromaticamente aggressive e che richiamano nella accentuata vena espressionista i modelli ai quali si rivolge e che considera come maestri ideali, Renato Guttuso e Oscar Kokoshka.»
Tomaso Rabajoli
«Artista cui piace dialogare, conservare e trasmettere ciò che gli dà gioia, ciò che in pieno sole riesce a "rubare" alla natura, sia una sbavatura di cielo come orizzonte, sia quiete acqua di fiume o l'eterna canzone del mare.»
Vittorio Bottino
«[...] le sue opere hanno il fresco sapore della favola, le immagini nascono dal contrasto vero e il "sentito", il colore è distribuito in superficie ora raccolte ora più ampie con una rigorosa e significativa impaginazione.»
Angelo Dragone
«Daniele Portaleone riconferma le sue doti di colorista della tavolozza ben scandita da una pennellata franca e luminosa, soprattutto nelle immagini in cui il sole sembra giocare con le fronde degli alberi e nell'arioso respiro di una veduta o nei più animati riflessi di numerose marine.»
Angelo Mistrangelo
«Daniele Portaleone attua un discorso pittorico che fluisce secondo ritmi e luci esaltanti, paesaggi intensi, colti con rapidità, con una visione che li rende vivi e veri in una coerente fedeltà alle immagini naturalistiche, in una dimensione espressiva nella quale confluiscono tensioni e vibranti scansioni di un suggestivo e rievocante itinerario memoriale.»
Michelangelo Mazzeo
«Daniele Portaleone evidenzia il suo apporto creativo con passionale impeto evocativo intessuto di richiami naturalistici con un'estrosa e ricca distribuzione cromatica che tocca il culmine della ricchezza tonale nei riflessi dinamici delle rapide pennellate.»
Giovanni Ferro
«Portaleone è pittore della natura, di cui ha una visione lussureggiante nel trionfo dei colori in un mare di piante, foglie e fiori [...] I colori sono forti, non concedono respiro, riempiono tutto lo spazio in una alternanza di tocco talora lieve, più frequentemente materico e denso.»
Paolo Levi
«Daniele Portaleone concepisce la natura come un unico canto sinfonico. Egli crea una sintesi costante e contrappuntistica tra cromaticità e luminosità in ogni particolare che si anima da un'unica traccia di colore.»
Antonio Oberti
«Soggetti che incantano i sensi, immersi come sono in un universo di struggente tenerezza, passano attraverso il filtro di una trepida e controllata sensibilità e di fresca immediatezza.»
Aldo Bodrato
«Negli ultimi lavori dell'artista la pennellata si fa più ricca e corposa, più generosa nei rossi, negli aranci, nei gialli, nei verdi, negli azzurri, nell'indaco e nel viola, ma anche più trasparente e soffusa là dove la profondità e l'ambiguità della luce va resa con sovrapposizione di toni e mescolanze di colori.»
Renzo Guasco
«Davanti ad uno dei soggetti più "difficili", quello della montagna, Portaleone è riuscito a realizzare in piena libertà, con una pennellata concitata, in uno stato di eccitazione quasi febbrile, uno dei suoi quadri più belli: quei colori caldi non riproducono la luce del sole, ma ne sono l'equivalente poetico come quel groviglio di segni bianchi sull'azzurro sono delle nuvole quasi un ideogramma.»
Elisabetta Chicco Vitzizzai
«Nel tempo Daniele Portaleone ha trovato nel rapporto di affinità che lo lega ai maestri - impressionisti, post-impressionisti, espressionisti - la sua personale koinè. Sono i pittori della natura e della pittura en plein air i suoi prediletti. Una pittura rapida, vibrante, fedele alla realtà, ma accesa dalle emozioni e rischiarata dalle riflessioni [...] catturare la luce nel trascolorare dei toni, di ora in ora, di stagione in stagione, sembra questo l'impegno dell'artista, anche quando lo splendore cromatico cede a tinte più tenui o quando la realtà immaginosa che domina negli olii si schiude alla dimensione sognante degli acquerelli.»
Gianfranco Schialvino
«[...] l'artista rivela una sicurezza convinta, sia nella pennellata sempre franca (non un tocco in più nè uno in meno, quando appone la firma al quadro finito), sia nella scelta dei colori, alla ricerca di accostamenti tonali inediti e curiosi, sia ancora nella preferenza di scorci pur raramente arditi ma sempre intriganti e dilettevoli [...]La pittura di Portaleone segue quella linea (dell'insegnamento) che prepara i pittori ad un "mestiere", che pone alla base non l'ideale improvvisato del pittore romantico e bohème bensì il rispetto delle regole [...] che fornisce al pittore l'indispensabile grammatica per forgiare la propria personale sintassi, quello "stile" che ne caratterizzerà il linguaggio.»